![Steve Aston Villa]()
Il calcio è una passione senza confini. Banalità? Può essere. Ma non ci sono controindicazioni. Soprattutto nel giorno di San Valentino quando per amore vale tutto. Anche accollarsi 17 mila chilometri di viaggio (in aereo, of course) per volare da Melbourne (Australia) a Londra, poi treno fino a Birmingham, altri 170 km. Andata e ritorno, totale: oltre 35 mila chilometri. Se questo non è amore. Ma per una squadra di calcio, eh? L'amata in questione è l'Aston Villa che scricchiola all'ultimo posto della Premier League a otto punti dalla salvezza. Serve qualcosa. Può bastare un bacio di un tifoso venuto dall'altro emisfero per rianimare la bella? No. Purtroppo, no.
https://twitter.com/steveladgrove/status/697240751340523521
SOCIAL IDOLO - "Eccitato? A dir poco...". Ha twittato così Steve Ladgrove, ragazzo di Melbourne, prima d'imbarcarsi per Birmingham. Ciao mamma, vado a vedere l'Aston Villa, non torno per cena e "speriamo che la partita valga le 25 ore di viaggio", tweet numero due.
https://twitter.com/steveladgrove/status/698783267890339840
Già, speriamo. L'eccitazione sale. Steve atterra a Londra, c'è un treno per le West Midlands che aspetta alla stazione di St Pancras. Destinazione Villa Park.
![steve 3]()
Nel nome delle tre S (sorriso, sciarpa e sole) Steve mette piede a Birmingham e in un click la sua storia fa il giro del mondo grazie all'account ufficiale di Twitter dell'Aston Villa che premia il ragazzo per la fedeltà con un tweet: "Che sia un gran giorno, Steve, speriamo sia un viaggio da ricordare". Ecco.
https://twitter.com/AVFCOfficial/status/698791531872980992
Questa traversata mondiale Steve la ricorderà eccome. Così come il tabellino della partita: 16' Sturridge, 25' Milner, Can 58', Origi 63', Clyne 65', Kolo Tourè 71'. La peggior sconfitta casalinga per l'Aston Villa dal 1983 (2-6 con l'Arsenal). Adesso è dura immaginarlo in aereo, seduto con la sciarpa
claret&blue e lo sguardo perso in una sconfitta. Non chiudere gli occhi, Steve, non serve, è un incubo a occhi aperti. Ma in fondo c'è un ritorno a casa da 17 mila chilometri per metabolizzare.
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